
Il Nobel per la Medicina 2018 a James Hallison e Tasuku Honjo – L’affascinante frontiera dell’Immunoterapia
Vediamo l’inizio dell’avverarsi di un sogno dei padri della medicina tradizionale, quella di usare le armi dell’immunità contro il cancro, quelle armi che sono state fondamentali per avere un’aspettativa di vita che, nei paesi ricchi, in meno di 100 anni è passata da 40 a 80 anni.
Le loro scoperte hanno cosi spianato la strada all’avvento dell’immunoterapia, considerata l’ultima e per certi versi la più affascinante frontiera della lotta al cancro.
Negli ultimi anni si è imparato a sezionare il sistema immunitario, passando da una visione del cancro tutta ed esclusivamente centrata sulla cellula tumorale a una visione che comprende il micro ambiente di cui fanno parte quelle “difese immunitarie addormentate, alterate, impazzite” che favoriscono la crescita tumorale.
Le ricerche di James P. Allison e Tasuku Honjo si inseriscono proprio all’interno di questo contesto, con la scoperta di due “freni” del sistema immunitario, due proteine che con differenti meccanismi d’azione impediscono al sistema che dovrebbe difenderci di lavorare come dovrebbe.
Cosa sono e perché esistono questi “freni”? Quando il nostro corpo viene colpito da un tumore, il sistema immunitario cerca di arginare il proliferarsi di queste cellule malate. A volte, però, le cellule tumorali hanno la meglio e quindi non solo raggirano il sistema immunitario, ma riescono a fare in modo che questo rallenti oppure si rivolti contro se stesso.
Per evitare che il sistema immunitario agisca all’impazzata contro ogni minaccia è progettato anche per autoregolarsi per tempo e intensità di risposta. Ecco che qui entrano in gioco i freni evitando quindi che il sistema immunitario agisca più del dovuto causando danni dovuti a una risposta eccessiva.
La scoperta riguarda quindi questi checkpoint immunologici e si occupano dell’equilibrio tra azione, controllo e freni del sistema immunitario.
Quando questi freni sono iperattivati, l’immunosorveglianza si riduce. Ed è proprio quello che accade quando si presenta un tumore. Allison e Honjo hanno dimostrato come si possano togliere i “freni” che impediscono al sistema immunitario di aggredire le cellule cancerose, dando così il via alla ricerca clinica per mettere a punto farmaci in grado di dare il via a questa risposta. I due scienziati hanno scoperto altrettante proteine – i cosiddetti inibitori del «checkpoint» immunitario: CTLA-4 (Allison) e PD-1 (Honjo) – che, fra le altre cose, inviano segnali intracellulari inibitori in grado di frenare l›attività del sistema immunitario.
In particolare, lo scienziato americano James Allison ha scoperto la CTLA-4, la proteina che “frena” l’attivazione dei linfociti T, “soldati” fondamentali per il nostro sistema immunitario. Bloccando questa proteina, le cellule T rispondono efficacemente contro i tumori. Tutto ciò rappresenta “l’inizio dell’avverarsi del sogno di una ricerca iniziata 100 anni fa, e quindi il capire le potenzialità delle naturali armi del nostro stesso corpo contro il cancro” dice Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Irccs Humanitas di Rozzano (Milano) e docente di Humanitas University.
I prossimi passi sono di capire l’esatto funzionamento del sistema immunitario all’interno dei diversi tumori, quali sono i pazienti che risponderanno e quali che non risponderanno, collegare genomica del cancro con immunologia del cancro.
Dal 1901 al 2017 sono stati 108 i Premi Nobel per la Medicina assegnati a un totale di 214 scienziati!