Nobel per la medicina 2018
14
feb

Il Nobel per la Medicina 2018 a James Hallison e Tasuku Honjo – L’affascinante frontiera dell’Immunoterapia

Vediamo l’inizio dell’av­verarsi di un sogno dei padri della medicina tradiziona­le, quella di usare le armi dell’immunità contro il cancro, quelle armi che sono state fondamentali per avere un’aspettativa di vita che, nei pa­esi ricchi, in meno di 100 anni è passa­ta da 40 a 80 anni.

Le loro scoperte hanno cosi spianato la strada all’avvento dell’immunote­rapia, considerata l’ultima e per certi versi la più affascinante frontiera del­la lotta al cancro.

Negli ultimi anni si è imparato a se­zionare il sistema immunitario, pas­sando da una visione del cancro tutta ed esclusivamente centrata sulla cellula tumorale a una visione che compren­de il micro ambiente di cui fanno parte quelle “difese immunitarie ad­dormentate, alterate, impazzite” che favoriscono la crescita tumorale.

Le ricerche di James P. Allison e Ta­suku Honjo si inseriscono proprio all’interno di questo contesto, con la scoperta di due “freni” del sistema immunitario, due proteine che con differenti meccanismi d’azione impe­discono al sistema che dovrebbe difen­derci di lavorare come dovrebbe.

premiati con il Nobel per la medicina nel 2018

Cosa sono e perché esistono questi “freni”? Quando il nostro corpo viene colpito da un tumore, il sistema immu­nitario cerca di arginare il proliferarsi di queste cellule malate. A volte, però, le cellule tumorali hanno la meglio e quindi non solo raggirano il sistema immunitario, ma riescono a fare in modo che questo rallenti oppure si ri­volti contro se stesso.

Per evitare che il sistema immunitario agisca all’impazzata contro ogni mi­naccia è progettato anche per autorego­larsi per tempo e intensità di risposta. Ecco che qui entrano in gioco i freni evitando quindi che il sistema immu­nitario agisca più del dovuto causando danni dovuti a una risposta eccessiva.

La scoperta riguarda quindi questi checkpoint immunologici e si occupa­no dell’equilibrio tra azione, controllo e freni del sistema immunitario.

Quando questi freni sono iperattivati, l’immunosorveglianza si riduce. Ed è proprio quello che accade quando si presenta un tumore. Allison e Honjo hanno dimostrato come si possano togliere i “freni” che impediscono al sistema immunitario di aggredi­re le cellule cancerose, dando così il via alla ricerca clinica per mettere a punto farmaci in grado di dare il via a questa risposta. I due scienziati hanno scoperto altrettante proteine – i cosiddetti inibitori del «checkpoint» immunitario: CTLA-4 (Allison) e PD-1 (Honjo) – che, fra le altre cose, inviano segnali intracellulari inibitori in grado di frenare l›attività del sistema immunitario.

In particolare, lo scienziato americano James Allison ha scoperto la CTLA-4, la proteina che “frena” l’attivazione dei linfociti T, “soldati” fondamentali per il nostro sistema immunitario. Bloccando questa proteina, le cellule T rispondono efficacemente contro i tumori. Tutto ciò rappresenta “l’inizio dell’avverarsi del sogno di una ricerca iniziata 100 anni fa, e quindi il capire le potenzialità del­le naturali armi del nostro stesso corpo contro il cancro” dice Alberto Manto­vani, direttore scientifico dell’Irccs Hu­manitas di Rozzano (Milano) e docen­te di Humanitas University.

I prossimi passi sono di capire l’esatto funzionamento del sistema immunita­rio all’interno dei diversi tumori, quali sono i pazienti che risponderanno e quali che non risponderanno, collegare genomica del cancro con immunologia del cancro.

Dal 1901 al 2017 sono stati 108 i Premi Nobel per la Medicina assegnati a un totale di 214 scienziati!

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