UN IMPEGNO DIFFICILE E AFFASCINANTE

Attivato il 19 giugno scorso il  nuovo contingente del Servizio Civile Regionale: composto da quattro ragazze che per 8 mesi (questa la durata stabilita quest’anno dalla Regione)  daranno il loro contributo ai nostri progetti.

Si tratta di Camilla Borsini, Mariarosaria D’Ambrosio, Filomena Moffa e Camilla Sabatini: tutte e quattro laureate in psicologia, anche se si trovano in momenti diversi del loro percorso professionale.  Mariarosaria, Filomena e Camilla Borsini sono già abilitate all’esercizio della professione e stanno frequentando la scuola di specializzazione. Camilla Sabatini, invece, ha  terminato con noi  a marzo il  tirocinio postlaurea  per accedere all’esame di stato.  I percorsi sono similari, ma ognuna con le sue specificità e con caratteristiche diverse, si sono già messe all’opera intervenendo sia nei reparti  (al Meyer, al Cto ed alla Radiodiagnostica), sia presso il domicilio di alcune famiglie.

Il progetto, denominato “Individuo e Globalità: verso un Modello Integrato di Intervento”, offre supporto psicosociale in modo organico e ben articolato evitando frammentazioni ed improvvisazioni a partire dall’individuo e dalla sua famiglia. Gli operatori interagiscono con pazienti e famiglie afferenti ai Reparti di Oncoematologia Neurochirurgia e Centro Trapianti dell’Ospedale Meyer, Oncologia Ricostruttiva Careggi con una vera e propria presa in carico globale.

Filomena-Moffa

Mariarosaria-dAmbrosio

Camilla-Borsini_R

Camilla-Sabatini

Le ragazze, integrate nel lavoro di rete con  il Team Psicologico ed i volontari formati  della  “Noi per Voi”, daranno il loro contributo anche alle attività che si stanno avviando come, ad esempio, quella rivolta al supporto di minori con un genitore affetto da patologia oncologica.  Si tratta di  “Non da soli”. La malattia oncologica ,infatti,  colpisce sempre di più l’adulto con figli minori e spesso si rivela anche una malattia il cui decorso può durare alcuni anni e in una certa percentuale non porta a guarigione. I minori con un genitore affetto da tali patologie si trovano a dover fronteggiare una situazione emotivamente pesante e che può perdurare: è pertanto costretto a crescere in una situazione complessa che disorganizza l’intera famiglia. Per questo motivo l’associazione ha deciso di supportare questi minori mettendo a disposizione le proprie competenze maturate in anni di lavoro con minori e famiglie.

“Non da Soli” intende offrire sostegno psicologico (con professionisti) e supporto psicosociale  domiciliare (con personale volontario adeguatamente formato)  ai figli di genitori affetti da patologia oncologica dalla diagnosi e nelle varie fasi (protocolli  di cura, remissione, riabilitazione, eventuale recidiva e/o aggravamenti, cure palliative…).

Commenti