NOI PER VOI E SOCCORSO CLOWN: DUE ANNIVERSARI PER UNA STORIA COMUNE
In questi giorni Soccorso Clown Onlus festeggia i suoi primi venti anni di attività. Si tratta dell’organismo che ha portato in Italia una nuova figura professionale, i Clown Ospedalieri, che riuniscono le professionalità degli operatori del circo e del teatro, dando vita a una nuova forma di spettacolo adatta ad affrontare e trasformare la realtà ospedaliera.
Protagonista fu Vladimir Olshansky, un russo che viveva negli Stati Uniti e che negli anni Ottanta era entrato a far parte della Clown Care Unit, fondata da Michael Christensen, padre della clown terapia nel mondo, per poi creare a Firenze Soccorso Clown, di cui è il direttore artistico, con suo fratello Yury, regista ed attore, e Caterina Turi-Bicocchi; furono loro, di fatto, a lanciare questa nuova professione in Italia.
Il loro anniversario si intreccia, curiosamente, con il nostro trentennale. E questo ci dà l’occasione di ripercorrere il ruolo che Noi per Voi Onlus ha avuto in questa vera e propria trasformazione terapeutica.
Sentiamo il ricordo del Presidente Pasquale Tulimiero: Tanti anni fa, prima del Duemila, come Associazione, iniziammo a pensare al discorso dei clown negli ospedali, e si venne a sapere che questa pratica era diffusa nei principali ospedali americani. La clown terapia in quel periodo cominciava ad essere popolare anche grazie al film “Patch Adams”, con Robin Williams. Noi riuscimmo a portare in Italia, grazie a Caterina Turi-Bicocchi, Vladimir e Mister Trombetta; io nella foto sono in mezzo a lui e a Vladimir. Mister Trombetta, un italiano, era un tipo molto estroso e aveva una storia incredibile: era un fisico nucleare che si era laureato negli Usa, ma il giorno dopo aver preso la laurea si era già stancato di quel settore e si era messo a fare il clown. Poi aveva iniziato a fare il Doctor Clown nel reparto di Oncologia del Morgan Stanley Children’s Hospital di New York, dove lavorava anche Vladimir.
Altri soggetti ebbero un ruolo in quel viaggio: Loro vennero grazie anche alla collaborazione con la Lufthansa, che regalò i biglietti di andata e ritorno, e noi pagammo il loro soggiorno di un mese in cui illustrarono e mostrarono ai ragazzi la loro attività di clown dottori all’interno del reparto di Emato Oncologia dell’Ospedale Meyer. Poi iniziò la collaborazione con Soccorso Clown per presentare alla Comunità Europea un progetto sui clown dottori, grazie anche al contributo della Regione Toscana; la Comunità Europea lo accettò e lo finanziò per due anni, e così poté partire il discorso dell’attivazione del lavoro dei clown dottori, che arrivarono ad essere circa venti.
Perché è utile la clown terapia? Quando i bambini dovevano essere sottoposti a terapie molto pesanti e dolorose, i clown li distraevano e li mettevano a proprio agio. Oggi è una prassi abbastanza consolidata ma a quel tempo erano una novità per l’Italia. Il Meyer fu il primo ospedale in Italia ad attuarlo.
Anche questa è una delle tante storie della nostra avventura; e meritava di essere raccontata.