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29
apr

ACCADDE NEL LONTANO 1986

Siamo nati trenta anni fa, per iniziativa di genitori che avevano i propri bambini ricoverati al Meyer per problemi oncologici. Il vecchio “spedalino” caro ai fiorentini e già punto di riferimento nazionale per la pediatria ma ancora relegato nella vecchia sede di Via Luca Giordano, in cui mancavano tante cose e soprattutto non c’era un reparto ad hoc. Nei nostri documenti ufficiali, raccontiamo, perché è vero, che la più lunga e importante battaglia condotta e vinta da Noi per Voi è stata la realizzazione (e poi il miglioramento e l’ampliamento) dell’Unità Operativa di Oncoematologia, nata nel 1996. La prima di una lunga serie di risultati ottenuti “dal basso”, raccogliendo le esigenze concrete di bambini e famiglie che stavano attraversando il delicato periodo della malattia e che si trovavano ad esprimere dei bisogni che difficilmente la burocrazia statale avrebbe potuto soddisfare in tempi brevi. Da lì nascono tutti gli acquisti degli strumenti medici e le spese via via sostenute per l’apporto psicologico, le migliorie in reparto, le borse di studio per medici e ricercatori, il sostegno morale e materiale dato a persone che vengono da molto lontano per i cicli di chemio dei bambini e che magari hanno difficoltà economica. E tanto altro ancora.

Poi capita di ritrovare una vecchia intervista fatta al Presidente Pasquale Tulimiero per “Comunicare”, risalente al 2007, e di ripercorrere idealmente, attraverso le sue parole e in maniera ancora più nitida, gli esordi pionieristici (Eravamo in sette genitori, io sono rimasto l’unico!).

Leggiamone alcuni passaggi, per rendersi conto della tanta strada che è stata fatta.

All’inizio è stata dura perché esistevano Ematologia per leucemie e linfomi e il Reparto dei tumori solidi. Bene, il reparto di leucemia conviveva con un altro reparto di malattie generiche e quindi pensa cosa poteva comportare, per bambini immunodepressi, stare a contatto con bambini malati di varicella, ad esempio.

Era l’unico problema?

No, c’era anche una situazione precaria sul piano igienico e la notte passavano sui lettini degli animaletti usciti dai tubi dei lavandini.

E questo non vi ha demoralizzato?

Al contrario ci ha stimolato a strutturarci sempre più e sempre meglio, a mettere la nostra sede nel reparto (prima più piccola poi più grande) anche quando si trovava nel palazzo a fianco alla sede attuale in Via Giordano, il Padiglione Fiori. Ci ha spinto a dare una mano anche all’ospedale (ad esempio il Day Hospital è stato fatto gratis grazie a una convenzione con la Noi per voi ) e a vivere al meglio le successive fasi del Meyer.

Alla prossima puntata!

Andrea

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