23
Lug

Bombardato ospedale pediatrico Kyev

UN AIUTO PER I BAMBINI DEL’OSPEDALE PEDIATRICO DI KIEV

“Il recente attacco che ha distrutto l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev ha causato un'enorme tragedia per i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie. Questo disastro ha colpito duramente una struttura sanitaria fondamentale per la cura dei bambini affetti da cancro creando una situazione di estrema emergenza e mettendo a rischio la vita di centinaia di bambini vulnerabili.

La nostra associazione di riferimento sul territorio, Soleterre, è attualmente l'unica struttura in Ucraina che continua ad accogliere gratuitamente i bambini malati di cancro e le loro famiglie in cura presso due centri di riferimento nazionale per i tumori: l'Istituto del Cancro e l'Istituto di Neurochirurgia, entrambi situati a Kiev. In questo momento si trova in enorme difficoltà per la mancanza di mezzi di sostentamento, aiutiamoli a superare questo periodo di estrema difficoltà!

 “Inaccettabile colpire un ospedale, lo spazio umanitario va protetto a ogni costo. Stiamo trasferendo i nostri pazienti in altre strutture più sicure, in questo momento la priorità è curare i feriti e non interrompere le cure in corso. Serve subito l’aiuto di tutti per acquistare medicinali e macchinari andati distrutti nell’attacco” afferma Damiano Rizzi Presidente di Soleterre.


 

 

 

La solidarietà e la generosità di tutti sono fondamentali per aiutare i bambini oncologici e le loro famiglie a superare questa terribile tragedia e a continuare la loro lotta contro il cancro. Facciamo sentire la nostra voce e uniamoci per sostenere coloro che sono più vulnerabili in momenti di crisi come questo

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GRAZIE!!

 

Le testimonianze raccolte

 

Prof. A.D. Campanacci

Professore Ordinario di Ortopedia e Traumatologia

Dipartimento di Scienze della Salute

Università di Firenze

 

La terribile notizia del bombardamento dell’Ospedale Oncologico Pediatrico di Kiev colpisce e risveglia le nostre coscienze richiamandoci ad un’orribile realtà. Quale disegno o perversa strategia può prevedere di colpire un luogo come questo e di scegliere le vittime dell’azione militare o terroristica, come la si voglia chiamare, tra i bambini malati di tumore? Ma forse si è trattato di un errore, sono gli effetti collaterali della guerra, diranno alcuni commentatori, senza considerare che è la guerra il primo vero errore dell’umanità, nel quale purtroppo continuiamo a perseverare.

Ricordo con emozione la visita all’Ospedale Oncologico Pediatrico di Kiev, organizzata nel 2007 dall’Associazione Sole Terre assieme all’Associazione Noi per Voi, assieme al Dott Federico Mussa della Neurochirurgia Pediatrica del Meyer ed alla Dott.ssa Donatella Paggetti. Allora, fummo colpiti dalle scarse risorse tecnologiche ed economiche a disposizione dei sanitari, nonostante la loro eccellente preparazione teorica e sincera predisposizione e volontà di fornire un’assistenza diagnostica e terapeutica di alto livello. Diciasette anni dopo, i bambini ricoverati in questa struttura, impegnati a combattere il loro nemico invisibile, si sono trovati in mezzo ad una guerra che non è la loro, ad una battaglia tra uomini che hanno perso di vista i sentimenti e le necessità del loro popolo.

 

Dr.ssa D. Paggetti

Psiconcologa e psicoterapeuta

 

Ospedale pediatrico di Kiev nel 2007: sembrava di entrare in un ospedale di fine Ottocento. Pavimenti vecchi, letti di metallo, lenzuola colorate tutte diverse, perché ogni famiglia le portava da casa. E soprattutto farmaci a pagamento: ogni famiglia, con la ricetta del medico del reparto, scendeva alla farmacia ed acquistava i farmaci antitumorali necessari per fare il ciclo di chemioterapia. L’edificio che accoglieva la   sezione chirurgica non era in migliori condizioni strutturali. La chirurgia oncologica ortopedica vedeva il 95% di amputazioni, mentre nei nostri ospedali già eravamo scesi al 5%.

Questa era la realtà di Kiev, Ucraina, nel 2007. Ora, evidentemente, tutto è stato spazzato via. E tutto sarà nuovamente da ricominciare.

 

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