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UN SORRISO… IL REGALO PIU’ BELLO

Avevo poco più di quattro anni quando mi sono ammalata, quindi non ho ricordi nitidi e precisi di tutto il percorso di cura. Una cosa che però ricordo con piacere sono gli educatori della ludoteca. Al tempo in cui ero ricoverata, l’ospedale era situato in una struttura meno accogliente e confortante di quella in cui si trova adesso. Quest’ultima, invece, è stata progettata per essere a misura di bambino, colorata, calda. E anche la ludoteca nella vecchia struttura, era piccolina, con meno giocattoli, meno personale. Eppure gli educatori passavano a trovarci sempre, anche quando eravamo in isolamento nelle camere sterili, per regalarci un sorriso, un momento di svago… momenti che appunto ricordo ancora oggi.

Ricordo un giorno in cui creai una marionetta: aveva il volto costruito con il das, occhi, naso, bocca e orecchie disegnate con il pennarello, capelli riccioli biondi fatti con la carta crespa, un cappellino di cartone giallo come le mani, il vestito ritagliato e assemblato con pezzi di federa di cuscino.

Ricordo di aver giocato “al dottore” con una bambola, imboccandole piccole palline di carta, come fossero pasticche, per farla guarire.

Ricordo di essermi conquistata un “diploma” come riconoscimento per la grande prova di coraggio dimostrata per un prelievo del sangue!

Che altro??? Ah sì, un disegno, con una grande casa gialla con il tetto rosso, un papà ed una mamma che si tengono per mano, il cielo limpido con i gabbiani ed il sole che splende alto…non ricordo esattamente di aver fatto questo disegno… ma mi è stato mostrato proprio da un educatore della ludoteca più di venti anni dopo…

E oggi, da volontaria, sto con i bambini in ospedale. Non avrei potuto fare altrimenti. Non avrei con me questi bei ricordi se non fosse stato per gli educatori ed i volontari presenti in reparto. E quello che ricevi ogni volta dai bambini e dalle loro famiglie è immenso. Una risata, un “grazie” dei genitori, un silenzio, uno sguardo, un sorriso… è qualcosa di incredibilmente emozionante. 

I bambini sono senza passato ed è questo

tutto il mistero dell’innocenza magica del loro sorriso.
(Milan Kundera)

 Paola

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