ASSOCIAZIONE GENITORI CONTRO IL CANCRO INFANTILE
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Scuola -

FEEL BETTER: TUTTE LE STORIE    

 

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Perché proprio a me? Davanti ad un evento che fa molta paura, come ricevere una diagnosi di tumore, soprattutto alla tua età, è del tutto normale domandarsi: “perché è successo proprio a me?”, “perché proprio io?”. E questo può farci provare molta rabbia, dolore, farci sentire in balia. Purtroppo nessuno può rispondere a questa domanda, perché la domanda purtroppo non esiste. Non sappiamo perché alcune persone si ammalano ed altre no, soprattutto alla tua età. Anche se non è facile, cerca però di tenere a mente che avrai tante persone accanto che potranno aiutarti e sostenerti in questo percorso. E che potranno ascoltare le tue domande, anche se non esiste una risposta, e dare spazio alle tue emozioni per aiutarti ad affrontare al meglio questo percorso. VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

Artboard 19Se ho dei dubbi a chi posso chiedere? Tieni a mente durante tutto il percorso che hai tutto il diritto di sapere, chiedere, fare domande, esprimere agli altri i tuoi dubbi. A volte evitiamo di farlo perché temiamo che gli altri non abbiano le risposte; oppure perché abbiamo paura che gli altri si preoccupino; o ancora perché temiamo di fare domande senza senso. Non esistono domande stupide, senza senso, o di cui vergognarsi. E spesso tenere i dubbi per noi li fa alimentare e ci fa stare male. Ci sono tante persone che possono rispondere alle tue domande: medici, infermieri, educatori, volontari, insegnanti. E se queste persone non sapranno rispondere direttamente alle tue domande potranno comunque indicarti con chi è meglio che tu parli per avere le risposte di cui hai bisogno. Per alcuni ragazzi è utile anche scrivere una lista dei dubbi, delle preoccupazioni e delle domande che vorrebbero fare. VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

Artboard 27Quali emozioni è normale provare? E’ del tutto normale provare tante emozioni diverse allo stesso tempo. Ci si può sentire arrabbiati, spaventati, confusi, tristi. Ci vorrà del tempo perché tu riesca ad adattarti a questa nuova situazione ed è del tutto normale che tu ti possa sentire così.Ed è normale anche che tu possa avere poca voglia di parlarne, soprattutto all’inizio del tuo percorso e soprattutto se hai la sensazione che nessuno possa capirti.Ricorda però, e cerca di tenerlo a mente per il futuro, che condividere i tuoi pensieri, le tue emozioni e i tuoi dubbi con qualcuno ti può aiutare: può far sì che le tue preoccupazioni non si alimentino e farti sentire meglio. E puoi scegliere con chi farlo: un amico, un familiare.. Oppure uno psicologo: molti ragazzi preferiscono infatti parlare con qualcuno che non conoscono e che è fuori dalla loro cerchia di famiglia o amici. Ricorda che puoi chiedere anche ai volontari, ai medici, agli infermieri o agli insegnanti se ne senti il bisogno. Altri ancora hanno trovato molto utile parlare con qualche ragazzo conosciuto in ospedale.. O ancora molti ragazzi hanno trovato prezioso potersi confrontare con qualche ragazzo che ha già affrontato il tuo percorso e che ha già finito le terapie. E per questo puoi sentire se è possibile dal personale e dall’associazione genitori del tuo reparto. VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

SMILECon gli amici come faccio? Può darsi che i tuoi amici, così come i tuoi familiari, non riescano a capire quello che ti sta succedendo, cosa stai passando; potrebbero anche avere paura a farti domande e non sapere cosa dire; potrebbero essere preoccupati per te e non dirti delle cose per paura di farti sentire triste;  potrebbero addirittura sentirsi in colpa perché loro possono fare delle cose che tu in questo momento non puoi fare. Magari proveranno ad aiutarti ma, pur con le migliori intenzioni, potrebbero fare o dire cose che possono farti arrabbiare, sentire triste e non capito. E questo può essere molto difficile per te da sperimentare. Per quanto possa essere difficile, cerca di tenere a mente che anche per loro tutto questo è nuovo. Se e quando te la sentirai potresti provare a prendere tu l’iniziativa. Sappiamo che non è facile, ma parlare te per primo, spiegare chiaramente che tu sei lo stesso di sempre e magari aiutarli a capire direttamente di cosa hai bisogno può esserti utile. Questa è una cosa che puoi regolare nel tempo, così potrai scegliere sia il tempo che il modo che senti migliori per te per stare in contatto con loro. Magari ci saranno momenti in cui avrai meno voglia di inviare messaggi, stare su Facebook, chattare, stare al telefono o vederli di persona. Potrai sentire il bisogno di stare da solo. È normale che sia così! Anche se può non essere facile cerca di essere diretto e spiegare apertamente anche questo. Può esserti utile prepararli, avvertendoli di come stai. E se ti preoccupa che possano rimanerci male puoi provare a spiegare loro direttamente come ti senti e di cosa hai bisogno ora. E che se a volte non rispondi non è perché non vuoi averli vicini, ma perché in alcuni momenti per te è difficile parlare e preferisci rimanere da solo. Puoi anche chiedere a qualcuno di aiutarti per trovare il modo migliore per te per farlo. Ad esempio puoi chiedere allo psicologo del reparto. È importante che tu riesca a mantenere le tue amicizie e questo potrebbe aiutarti per proteggerti da incomprensioni! VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

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E con la scuola?Dover fare le terapie non significa perdere l’anno scolastico. In ospedale ci sono degli insegnanti che si terranno in contatto con gli insegnanti della tua scuola e ti aiuteranno a proseguire con i tuoi studi, per continuare a seguire il programma e non rimanere indietro. Probabilmente potrai incontrarli sia in ospedale che a casa.Può esserti utile anche mantenere un filo diretto con i tuoi insegnanti e con i tuoi compagni di classe per essere aggiornato direttamente su quello che fanno. E questo ti aiuterà anche a mantenere i rapporti coi tuoi compagni: è importante per te e potrebbe renderti meno difficile il rientro una volta che le terapie saranno finite.  VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO? 

 

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Come si comporteranno i miei genitori? Potrai sentire i tuoi genitori particolarmente presenti. Avere sempre un genitore vicino che si occupa di te può essere da un lato confortante e farti sentire supportato e al sicuro; dall’ altro lato, però, può essere anche faticoso da sperimentare per un ragazzo della tua età, che vorrebbe essere più indipendente. Nonostante tu voglia loro molto bene potresti sentire i tuoi genitori come troppo addosso e apprensivi.. E questo è del tutto naturale che possa farti sentire nervoso, arrabbiato, irritato. Purtroppo non sempre sarà possibile mettere dei confini netti per te, ma in alcuni momenti potresti provare a parlare apertamente con i tuoi genitori di come ti senti e del tuo bisogno di avere anche degli spazi che siano solo tuoi, dove preferiresti che loro non entrassero. Sappiamo che questo spesso non è facile e potresti avere la preoccupazione di ferirli.. Ma potresti provare a negoziare coi tuoi questi spazi e potreste trovare insieme alcuni compromessi che possano esserti utili. E ricorda che anche per questo puoi parlare con lo psicologo! VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO ? 

 

Artboard 43Come faccio a passare il tempo? Anche se può sembrarti strano, ci sono delle attività che puoi provare a fare per stare un po’ meglio. Dedicarti a qualche attività che ti piace ti aiuta a distrarti e a volte anche a farti stare in contatto con sensazioni piacevoli. E chissà, forse puoi “sfruttare” questo momento anche per provare qualcosa di nuovo che non avresti mai pensato prima potesse interessarti o al quale non avevi tempo da dedicare. Ti piace leggere? Quale genere o autore preferisci? Hai mai pensato di provare qualcosa di nuovo? C’è qualche amico che è appassionato di un autore o un genere in particolare diverso dal tuo? Che ne dici di provare anche tu a leggerlo? Al massimo lo chiuderai dopo poche pagine e confermerai il fatto che non fa per te! Oppure chissà, magari scopri che ti piace anche quello! Chi ti può procurare il libro che desideri? E cosa ne pensi di qualche DVD? Puoi porti le stesse domande che ti abbiamo suggerito per i libri! E ancora: hai mai provato a fare qualche esercizio di rilassamento? E cosa ne pensi di chiacchierare del più e del meno o di gossip coi tuoi amici? E di leggere forum su argomenti che ti interessano? Disegnare ti piace? E che ne dici di scrivere? Hai mai provato a farlo? VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO ? 

 

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Posso ridurre il rischio di avere infezioni? Per evitare le infezioni è molto importante avere una buona igiene del corpo: lava sempre e bene le mani prima di mangiare qualunque cibo e dopo essere stato in bagno! Dopo essere andato di corpo, ricordati di pulirti dal davanti verso l’indietro. Fa il bagno o la doccia ogni giorno e presta attenzione a lavare e asciugare bene le zone dove si suda molto, ad esempio sotto le ascelle e tra le gambe. Infine, cerca di evitare il contatto con persone che abbiano tosse, raffreddore o influenza. VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

Artboard 30Se mi fa male la bocca cosa posso fare? Se la bocca ti fa molto male potrai usare degli spray e degli sciacqui che la addormentano e tolgono il dolore, e anche altri antidolorifici, se ne hai bisogno. Medici e infermieri ti possono spiegare come curare la bocca con l’uso di risciacqui e di farmaci e ti diranno anche per quanto tempo continuare con i risciacqui in bocca. Un buon rimedio è anche bere molto per tenerla umida. Cerca di evitare di mangiare cibi secchi e aggiungi sughi alle tue pietanze per poter deglutire meglio. Inoltre tieni a mente che cibi dal sapore forte o piccante, molto salati o l’uso di aceto potrebbero irritare la tua bocca sensibile. Anche se la bocca fa male, dovresti cercare di pulirla lo stesso, delicatamente. Puoi chiedere agli infermieri se, per pulirla, puoi usare qualcosa di più delicato dello spazzolino. Altrimenti utilizza uno spazzolino piccolo e morbido, di nylon, e dentifricio al fluoro. Tieni lo spazzolino in un luogo asciutto e cambialo ogni tre mesi. È molto importante che tu pulisca bene i denti e anche la bocca, con molta delicatezza, dopo ogni pasto e prima di andare a letto.  VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?  

 

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Perché sento dei sapori strani? Potrà capitarti di sentire un sapore “strano” quando mangi. La chemioterapia infatti può alterare il gusto e l’olfatto. Così il cibo e le bevande potrebbero avere sapori sgradevoli, come un gusto metallico o amaro. Di solito questo effetto aumenta verso la fine della giornata: cerca quindi di fare una soddisfacente prima colazione! Questa spiacevole alterazione del gusto è temporanea, perché 2 o 3 mesi dopo la fine della terapia tutto tornerà normale. Forse, durante una certa chemioterapia, potrai avvertire strani sapori in bocca. Dopo poco tutto tornerà normale ma, se ti trovi in questa situazione, puoi succhiare una caramella o masticare una gomma (preferibilmente senza zucchero!) per mandar via il cattivo sapore. Per alcuni ragazzi è utile anche usare posate di plastica anziché di metallo per mangiare! VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

Artboard 54
Cosa posso fare se ho la nausea? Potrà succedere che avrai nausea e vomito dopo alcune terapie. Per stare meglio puoi provare a distrarti con qualche attività, oppure cercare di dormire. Potrebbe aiutarti anche fare dei respiri lenti e profondi e persino prendere un po’ d’aria fresca, magari usando un ventaglio o un ventilatore. È importante che tu non smetta di mangiare o di bere perché ti servono energie e liquidi. Cerca di evitare alimenti difficili da digerire e preferisci pasti leggeri. Chiedi ai medici e agli infermieri del tuo reparto quali alimenti possono andare bene per te in questo momento! E ricorda che è importante che tu informi medici e infermieri quando hai nausea e vomito: loro conoscono bene questi sintomi e possono darti dei farmaci per farti stare meglio!  VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

Copia di Artboard 48
Perderò i capelli? Anche se non succede sempre, spesso le terapie provocano la perdita di capelli e a volte anche di peli in altre parti del corpo. Sappiamo che tutto questo è molto difficile da sperimentare, soprattutto alla tua età! Alcuni ragazzi preferiscono iniziare a tagliare i capelli più corti quando si accorgono che li stanno perdendo. Altri usano copricapo come foulard, bandane, cappellini, strisce elastiche… Altri ancora scelgono invece di non indossare niente! Non c’è un sistema migliore dell’altro. Potrai trovare il modo che senti andare meglio per te ora! Cerca di tenere sempre a mente però che, dopo qualche mese dalla fine delle terapie, sia i capelli che i peli ricresceranno! VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?

 

AlberoCosa succederà quando avrò finito le terapie? Anche la fine delle terapie è un momento che può portare con sé un miscuglio di diverse emozioni. E anche se le cure sono finite per alcuni ragazzi può essere fonte di preoccupazione pensare ad esempio al rientro a scuola e alle uscite con gli amici. Potresti essere preoccupato dal fatto che gli altri potrebbero farti un sacco di domande, che l’attenzione sarà tutta su di te.. È del tutto naturale che sia così. Per diverso tempo hai vissuto in un’altra dimensione, con ritmi differenti. Potresti sentirti indietro con la preparazione a scuola e aver paura di non reggere il ritmo. Potresti avere il timore di non riuscire a stare fuori con gli amici “come prima”. Potresti essere preoccupato di aver perso delle esperienze e di non essere in grado di “stare al passo”. Potresti trovare poco importanti le cose che per i tuoi amici sono importanti. Ricorda che parlare di queste preoccupazioni direttamente coi tuoi amici e insegnanti potrebbe esserti utile. Ricorda che, anche in questo caso, puoi chiedere aiuto a qualche figura che hai conosciuto durante il periodo delle cure. Sappiamo che non è facile ma tieni a mente che, come per molte altre cose, il primo passo è il più faticoso da compiere e che le cose prima di farle possono sembrare molto più spaventose e difficili di quello che sono in realtà. Cerca di rispettare i tuoi tempi, cercando il giusto equilibrio tra il non dover fare per forza tutto e subito e l’evitare invece tutto, per il timore di quello che potrebbe succedere. Magari se ne senti il bisogno, puoi pensare ad un iniziale orario di frequenza a scuola ridotto da incrementare piano piano. Anche con gli amici, magari puoi frequentare inizialmente qualche amico per poi passare al gruppo più allargato. Come sempre non esiste una regola valida per tutti perché ognuno di noi è diverso. Si tratta di trovare l’equilibrio giusto per te! Fatti aiutare da qualcuno che ti conosce se senti che questo potrebbe essere difficile per te ora. Puoi parlarne con lo psicologo? VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO?