Yassine e Noi per Voi
20
mag

2012: QUANDO CI MOBILITAMMO PER YASSINE

Uno dei momenti più emozionanti della trentennale storia di Noi per Voi è stato sicuramente rappresentato dalla vicenda di Yassine, che nel 2012 coinvolse e commosse tutta Firenze ed ebbe grande risalto sulla stampa toscana.

Yassine è un bambino marocchino, allora di otto anni, la cui storia ci raggiunse nel Natale del 2011, e un po’ per l’atmosfera delle feste e un po’ per celebrare degnamente i venticinque anni di attività l’ Associazione decise di intervenire.

Il nostro piccolo amico era affetto da una malattia tanto grave quanto rara, l’Anemia di Fanconi, il cui aspetto più rilevante è legato alla funzione del midollo osseo che non riesce a produrre i globuli bianchi, i globuli rossi o le piastrine. Senza adeguate cure e senza il trapianto del midollo, l’Anemia di Fanconi conduce a morte certa, soprattutto nei primi nove anni di vita. La famiglia di di Yassine aveva chiesto aiuto invano per mesi a molte strutture ospedaliere italiane, che si erano rifiutate di intervenire perché la famiglia del bambino, che viveva in condizioni di povertà assoluta in una località desertica del Marocco, non aveva le coperture assicurative o i fondi adeguati a sostenere le cure necessarie, a causa della normativa che riguardava i bambini extracomunitari non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale.

Nel pieno rispetto delle leggi dello Stato, Noi per Voi riuscì a far ricoverare il bambino al “Meyer”, cercando contributi, con un pubblico appello, per coprire le ingenti spese.

L’impresa riuscì perché attraverso una capillare campagna d’informazione si riuscì a raccogliere il 65% del necessario per finanziare i costi del trapianto di midollo e le spese per il sostentamento di tutta la famiglia per l’intera durata della terapia, mentre il restante 35% fu finanziato con fondi propri (per un importo totale di 110.000 euro).

Ma importantissimi furono anche gli apporti de “La Nazione”, che aprì un conto corrente “pro Yassine”, della Soccorso Clown Cooperativa Sociale Onlus, che attivò la propria rete, dell’Ail di Firenze che ospitò in una propria struttura il piccolo e la sua famiglia, di Chianti Banca e dell’esperta di fund raising Cynthia Russo.

I risultati di questa bella joint venture furono illustrati nell’auditorium del quotidiano “La Nazione”: “Vogliamo davvero ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato – disse Pasquale Tulimiero durante la conferenza stampa – raggiunto certo grazie ad offerte cospicue per le quali chiaramente siamo molto grati. Ma le donazioni sono state tutte importanti: compresa quella di tre euro fatta da un bambino o quelle di anziani che hanno devoluto quanto potevano. Tutte hanno contribuito alla riuscita di questo progetto”. Dopo il trapianto di midollo il bambino proseguì nelle terapie e si sottopose a periodici controlli, riuscendo a guarire perfettamente

Insomma, una favola natalizia a lieto fine.

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